Accumulava cose, gli piaceva tenere tutto e non buttare niente...e anch’io sono così.
Mi manca molto.
Ho scritto una poesia, in suo ricordo.
NULLA COME ALLORA- OMBRE DI PAESAGGI
Solo il nome rivela lo sguardo d’autunno,
di visioni e metafore,
ombre nascoste e vissute.
Immagine ferma:
reclino su di un lato
osservai scene una dietro l’altra,
avanti e indietro.
La luna cadeva sul tuo viso
e le parole ti uscivano
come lo scorrere di un fiume.
E il tempo ti riporta qui:
con sfaccettature d’antico,
un fazzoletto al collo e
un cappello di paglia in testa.
Di te la nostalgia mi giunge:
ombre persa nella stanza
e vino, risate di donna, canti nella sera.
E risuona nella mente
una lieve cantilena,
che sa’ di campi e grano,
di terra e letame.
E persino pare
che l’odore del fieno coincida
con quello della tua pelle.
Linee di confine, nel gioco del silenzio.
Nulla è rimasto come allora,
se non ombre di paesaggi.

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